Roma, 23 febbraio 2015 “Un’Agenzia del Farmaco, che funziona a pieno regime, può voler dire anche un aumento del Pil. Un impegno che ha preso anche dal premier Renzi, quando ha incontrato nei mesi scorsi rappresentanti dell'industria farmaceutica”. E’ quanto ha affermato il prof. Sergio Pecorelli, presidente dell’Agenzia del Farmaco Italiano (AIFA), che in un’intervista ha parlato della futura “riforma” dell'ente, in primis con un'iniezione di 250 dipendenti annunciata come imminente dal Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin. “Si tratta di un adeguamento dell'Agenzia alle forti esigenze che abbiamo - ha spiegato Pecorelli - esigenze di personale in primis, di qualità, come è ovvio, e di una strutturazione tale delle commissioni tecnico-scientifica e di prezzi e rimborsi, in modo tale che possano lavorare e produrre di più, mantenendo naturalmente un elevato livello. Su questo si sta lavorando a un'ipotesi: penso sia impossibile trovare persone, a meno che non siano in pensione, che possano dedicare tutto il loro tempo ai lavori delle commissioni; l'idea percorribile è che ne riservino la metà. Sarebbe un passo avanti notevole, perché a oggi le riunioni sono una volta al mese, anche se per 3-4 giorni. Questo permetterebbe di lavorare di più e di accelerare le delibere, una cosa dovuta sia all'industria che presenta i propri farmaci, ma soprattutto ai cittadini che devono avere più rapidamente a disposizione le nuove cure”.