Londra, 13 gennaio 2016 - Nei prossimi 20 anni, il mondo sarà popolato da 700 mila malati di cancro in più proprio a causa dei chili di troppo. La stima arriva dal Cancer Research UK e dello UK Health Forum. In particolare la correlazione tra l’indice di massa corporea e il rischio di neoplasie è significativa nel tumore dell’utero (con un rischio che può aumentare del 62% rispetto a chi ha un peso nella norma), della colecisti (31% di aumento del rischio), del rene (25% di aumento) e in minor misura di fegato, colon, cervice, tiroide, ovaio, seno nelle donne in post-menopausa, pancreas e retto e nell’insorgere di forme leucemiche. Il soprappeso ritenuto pericoloso per la salute viene generalmente stimato dai 13/16 chili in su, ma è evidente che più l’ago della bilancia si sposta e più sono e possibili complicazioni sulla salute, in generale, e sul rischio di patologie tumorali. La spiegazione scientifica di questo link così significativo sta anche nel fatto che la massiccia presenza di cellule grasse porta il nostro organismo a secernere ormoni e sostanze che facilitano la moltiplicazione cellulare. Come dichiara Alison Cox, a capo della divisione prevenzione del Cancer Research Center, la notizia scatena più che mai la giusta polemica sui cibi spazzatura e il bombardamento pubblicitario subito dai bambini: «E’ di importanza vitale un’azione mirata dei Governi volta a sensibilizzare l’opinione pubblica sui pericoli dell’obesità e a inibire la pubblicità di cibi nocivi per dare ai nostri bambini l’opportunità di vivere meglio».