Madrid, 20 marzo 2015 - In Italia il 17% degli uomini soffre di eiaculazione precoce. E’ quanto affermano gli esperti della Siu (Società Italiana di Urologia), durante il congresso Eau 2915 in corso questi giorni a Madrid. “Da uno studio che abbiamo appena terminato e incorso di pubblicazione emerge che è proprio l'eiaculazione precoce il disturbo più comune - afferma Paolo Verze, ricercatore dell'università Federico II di Napoli - ne soffrirebbe il 17% degli italiani, quasi 5 milioni di persone. Al secondo posto ci sono le disfunzioni erettili, di cui soffre il 13% dei maschi''. Il problema dell'eiaculazione precoce, hanno spiegato gli esperti, nella maggior parte dei casi è di tipo 'primario', che si manifesta fin dall'adolescenza. Può essere superato con i farmaci, ma uno studio italiano presentato con un poster al congresso, coordinato da Carlo Pavone dell'università di Palermo ha trovato un ruolo anche per la psicoterapia. La ricerca ha seguito 150 pazienti tra 18 e 70 anni, assegnate random alla sola psicoterapia, alla psicoterapia e alla terapia farmacologica insieme o ai soli farmaci. Nel caso della terapia con soli farmaci il tempo di eiaculazione è passato da 79,75 a 203 secondi, con la sola psicoterapia da 75 a 323 mentre l'unione delle due da 74,3 a 600.