Sydney, 26 febbraio 2015 - Due fumatori su tre moriranno a causa del vizio delle sigarette. E’ quanto sostiene uno studio australiano condotto su oltre 200 mila persone e pubblicato su BMC Medicine. Si tratta della prima ricerca in assoluto che stabilisce l’impatto delle “bionde” sulla mortalità. “Tutti sappiamo che il fumo fa male - commenta la profess.ssa Emily Banks, Direttore Scientifico dell’Australian National University - ma adesso abbiamo prove indipendenti che confermano la percezione generale a livello internazionale. Persino con i bassi tassi di abitudine tabagica che abbiamo in Australia abbiamo rilevato che i fumatori hanno un rischio di morte prematura triplicato rispetto a chi non ha mai fumato”. Lo studio ha inoltre dimostrato anche che, rispetto ai non fumatori, anche fumare appena dieci sigarette al giorno raddoppia il rischio di mortalità. Consumarne un pacchetto al giorno fa incrementare questo rischio di 4-5 volte. “L’aumento dei prezzi del tabacco - afferma Kerry Doyle, amministratore delegato della NSW Heart Foundation - si è rivelato il mezzo di intervento più efficace per ridurre la domanda di tabacco. Visto che il fumo è una delle cause principali di malattie cardiovascolari (infarti, ictus e arteriopatie periferiche), più deterrenti si mettono in campo tra la gente e il fumo, meglio è”.